Viole mammole: proprietà, coltivazione e cura dei fiori

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Viole mammole: proprietà, coltivazione e cura dei fiori

Viole mammole, tutto sulla loro coltivazione e cura per ottenere fantastiche e lunghe fioriture.

Le viole mammole sono fiori dall’apparenza delicata ma in realtà molto resistenti e capaci di regalare facili e lunghe fioriture.

Queste incantevoli piantine nella loro semplicità sono perfette per decorare davanzali, terrazzi e giardini donando una nota di colore non appena le giornate iniziano ad allungarsi e riscaldarsi.

Scoprite, allora, le caratteristiche delle viole mammole, come coltivarle e anche interessanti informazioni sulle loro proprietà e sul loro ampio uso in fitoterapia e cosmetica.

Caratteristiche delle viole mammole

La viola mammola, il cui nome botanico è viola odorata, è una pianta perenne di piccole dimensioni appartenente alla famiglia delle Violaceae che comprende circa 800 specie tra cui la viola del pensiero e la viola tricolor.

Questa piantina non supera i 10-15 cm, presenta degli esili fusti ricoperti da foglie a forma di cuore e agli apici degli steli sbocciano fiori molto profumati che, a seconda della specie, possono avere diverse sfumature tra il blu e il violetto o tra il bianco e il rosa.

Questa pianta originaria dell’Europa è conosciuta e utilizzata da secoli come erba officinale per le sue numerose proprietà benefiche.

Cura e coltivazione delle viole mammole

Le viole mammole sono fiori robusti, capaci di fiorire nei luoghi più umidi, ombrosi e anche inaspettati come tra pietre e pavimentazioni.

Queste piantine sono facili da coltivare, regalano grandi soddisfazioni e si prestano a creare incantevoli composizioni in vasi e ciotole, mentre in giardino possono essere inserite vicino a rose, bulbi primaverili come il crocus o arbusti oppure essere piantate fitte nel terreno per creare un suggestivo tappeto colorato.

In genere, le viole mammole semplici sono più consigliate per la coltivazione perchè molto resistenti mentre le specie con fiore doppio sono più delicate e il freddo intenso può danneggiarle ammesso che non le si copra con dei teli in TNT.

Scoprite, allora, come coltivare le viole mammole e donare un tocco di colore ai vostri spazi outdoor.

Esposizione delle viole mammole

Le viole mammole prediligono i luoghi ombrosi e umidi e non temono il freddo. Il sole diretto nelle giornate più calde può invece danneggiarle.

Fioritura delle viole mammole

La fioritura delle viole mammole è molto lunga, inizia al termine dell’inverno tra marzo e aprile, a seconda della zona climatica in cui si trovano, e termina a giugno.

Terriccio per le viole mammole

Le viole mammole hanno bisogno di un miscuglio di terra comune, torba e sabbia quindi per la loro coltivazione è perfetto un terriccio universale di buona qualità.

Queste piantine amano, infatti, i terreni misti e ben drenati.

Annaffiature delle viole mammole

Le annaffiature delle viole mammole devono essere regolari in modo da garantire una costante umidità al terreno allo stesso tempo è necessario evitare ristagni d’acqua.

In particolare, all’inizio della primavera quando avviene la fioritura il terreno ha bisogno di annaffiature più frequenti.

Concimazione delle viole mammole

La concimazione delle viole mammole deve avvenire alla fine dell’inverno, quando si risvegliano dal riposo vegetativo.

È, quindi, necessario somministrare del concime per piante fiorite da diluire nell’acqua al momento dell’innaffiatura.

Parassiti e malattie delle viole mammole

Le viole mammole sono piante molto rustiche e resistenti, quindi raramente vengono attaccate anche dai più comuni parassiti come gli afidi o la cocciniglia.

La criticità più importante che si può riscontrare nella loro coltivazione è il marciume delle radici, che va prevenuto utilizzando un buon terriccio drenante ed evitando annaffiature eccessive.

A volte, inoltre, le viole mammole possono essere danneggiate dalla ruggine, una delle malattie fungine più diffuse.

Coltivazione delle Viole Mammole in vaso

Le viole mammole possono essere coltivate con successo in vaso seguendo in sintesi le stesse indicazioni per la loro cura nel terreno.

Utilizzi in fitoterapia delle viole mammole

La viola mammola nel suo fitocomplesso contiene importanti elementi come il salicilato di metile, la saponina, la vitamina C, i flavonoidi, i carotenoidi, i tannini e la mucillagine che la rendono molto utilizzata nell’ambito della fitoterapia.

Questo fiore vanta, infatti, proprietà emollienti, diuretiche, emetiche, espettoranti, sedative e sudorifere e di conseguenza viene impiegato come efficace rimedio naturale contro bronchite, cattiva digestione, tosse, screpolature della pelle e intossicazioni.

La viola mammola è, inoltre, ampiamente utilizzata anche nell’ambito cosmetico come ingrediente per oli profumati e creme grazie al suo gradevole e intenso profumi.

Significato delle viole mammole

Nel linguaggio dei fiori la viola simboleggia l’umiltà, la modestia e il pensiero. Viene regalata dagli innamorati per farsi ricordare o anche come auspicio di buona fortuna quando si inizia un nuovo progetto.

In particolare la viola mammola simboleggia tenerezza e delicatezza.

Curiosità sulle viole mammole

Le violette mammole sono presenti nella flora selvatica italiana in numerose specie, alcune molto rare.

Tra le più celebri ci sono le violette di Parma, profumatissime e facili da coltivare in vaso, tenendo presente che il loro periodo di fioritura è relativamente breve: in aprile concludono la loro stagione ed entrano in riposo per rifiorire l’anno successivo. 

Un’altra specie rara è l’incantevole violetta di Udine “Flore Pleno”, varietà che risale a inizio ‘900: una chicca per collezionisti pazienti come il Conte Filippo Savorgnàn di Brazzà, un gentiluomo appassionato di viole che la fece conoscere in Italia nel 1903.  Si dice che il Conte avesse incaricato il giardiniere di porre dei gusci d’uova su ogni fiore, per ripararlo dalle gelate!

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