Porro: coltivazione, proprietà e ricette

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Porro: coltivazione, proprietà e ricette

Porro, scoprite i consigli su come coltivare questo ortaggio e tante informazioni sulle sue proprietà benefiche.

Il porro o Allium porrum è un ortaggio della famiglia delle Liliaceae che viene consumato fin dai tempi più antichi sia per il suo delicato sapore, sia per le sue notevoli proprietà benefiche.

Allo stesso tempo questo ortaggio è anche molto rustico e facile da coltivare, caratteristica che lo rende adatto anche a chi desidera fare un primo esperimento di creazione di un orto o, comunque, di coltura in vaso.

Scoprite, allora, come coltivare il porro, le sue proprietà benefiche e una sfiziosa ricetta autunnale.

La coltivazione del porro in terra o in vaso

Il porro è un ortaggio rustico che si presta a essere coltivato in condizioni climatiche differenti e che non necessita di particolari attenzioni o cure se non le necessarie annaffiature e concimazioni.

Questa pianta però ha una crescita lenta, quindi, bisogna essere consapevoli che per raccogliere i frutti delle proprie fatiche saranno necessari diversi mesi.

Scoprite, allora, come coltivare il porro sia in terra che in vaso.

Terreno del porro

Il porro ha bisogno di un terreno ben drenato e ricco di sostanze organiche. È, quindi, consigliabile procedere con concimazioni regolari utilizzando un concime organico universale da distribuire uniformente nel terreno.

Questo ortaggio gradisce, inoltre, una buona pacciamatura che favorisce il mantenimento dell’umidità aiutando anche a risparmiare acqua in giardino.

Come piantare il porro

La piantina di porro deve essere piantata con la radice nuda 

mantenendo il suo colletto a livello del terreno e subito dopo l’impianto deve essere annaffiata abbondantemente. 

L’ideale è mantenere una distanza di 15 cm tra una pianta e l’altra e di 30 cm tra due file.

Il porro in vaso

Il porro può essere coltivato anche in vasi di dimensioni medio-grandi e che abbiano un’altezza minima di 30 cm.

La coltivazione in vaso di questo ortaggio rende necessarie concimazioni più frequenti in quanto il terreno non può reperire in altro modo le sostanze organiche utili per la crescita della pianta.

Esposizione del porro

Il porro è un ortaggio versatile e resistente capace di adattarsi ai più diversi climi in quanto sopporta bene sia il freddo che il caldo.

Per la sua coltivazione è, comunque, preferibile scegliere una zona del giardino caratterizzata da una buona esposizione solare al fine di favorire un rigoglioso sviluppo delle piante durante la primavera.

Quando si pianta il porro

In genere il porro viene piantato in primavera e raccolto in autunno ma esistono varietà di questo ortaggio che possono essere coltivate da dicembre fino a marzo e la raccolta avviene verso l’inizio dell’estate.

Irrigazione dei porri

La frequenza dell’innaffiatura dei porri deve cambiare in base alle stagioni.

In primavera è sufficiente irrigare ogni 3 o 4 giorni, mentre d’estate se il clima è particolarmente caldo e secco possono rendersi necessarie annaffiature giornaliere.

Quanto ci mettono i porri a crescere?

Il porro cresce piuttosto lentamente, dopo la semina le piantine necessitano di circa 15-20 giorni per iniziare a crescere.

Bisogna, quindi, considerare che in media dalla semina alla raccolta intercorrono circa 120 giorni.

Parassiti dei porri

Spesso i porri possono essere attaccati dalla mosca Napomyza gymnostoma facilmente riconoscibile per il suo colore rossastro.

Cercare di prevenire l’insetto con delle reti che ne impediscono la deposizione delle uova. Se non si riesce nella prevenzione appaiono sui bordi delle foglie delle lesioni biancastre che scendono lungo la parte interna della pianta ed è necessario agire subito con prodotti appropriati.

Le proprietà del porro

Le proprietà del porro sono molteplici e sono conosciute fin dall’antichità.

Il poeta romano Marziale ne decantava una spiccata virtù afrodisiaca, mentre nel Rinascimento il famoso medico e botanico Castore ne esaltava questa e altre virtù: “stimola Venere; cotto con le mele pulisce i polmoni, riduce l’asma, sana la tosse, migliora la voce e fa feconde le donne”. 

Gli oli essenziali del porro hanno, infatti, proprietà antibatteriche, depurative e diuretiche e il suo notevole contenuto di fibre lo rende utile nel regolare l’intestino.

Allo stesso tempo, il porro è ricco di vitamina A, B e C e di importanti minerali e oligoelementi come il magnesio che protegge il sistema nervoso, il ferro utile in caso di anemia e calcio e silicio fondamentali per la salute di ossa e pelle.

Come cucinare il porro

Il porro è un ortaggio che può essere consumato in tutte le sue parti, ma il fusto è sicuramente la porzione più apprezzata, ed è molto versatile in quanto si presta a essere mangiato crudo, bollito o inserito come ingrediente in molteplici piatti.

Una ricetta con il porro

Vi proponiamo una ricetta autunnale con il porro capace di esaltarne al meglio il delicato sapore.

Torta salata di porri con patate, pancetta e timo

Questa torta salata può essere perfetta come antipasto, per il brunch della domenica o anche come piatto unico da consumare per un pranzo veloce tra un impegno e l’altro.

Ingredienti per 4 persone

  • 3 porri
  •  1 rotolo di pasta sfoglia
  •  200 ml di panna da cucina
  • 250 gr di pancetta affumicata a dadini
  •  2 patate lessate
  •  un rametto di timo
  •  olio extravergine d’oliva, sale, pepe

Preparazione

Pulite i porri eliminando la parte verde, le foglie esterne e la base, e successivamente lavateli con cura, asciugateli e tagliateli a rondelle. 

In una padella antiaderente con un filo d’olio rosolate la pancetta tagliata a dadini, i porri, le patate lessate e tritate a cubetti e un pizzico di sale e pepe.

Fate cuocere a fuoco medio-basso per 15 minuti circa, poi srotolate la pasta sfoglia e inseritela in una tortiera di 24 cm foderata con carta da forno bucherellando leggermente il fondo. 

Togliete il ripieno dal fuoco, ponetelo in una terrina per mescolarvi la panna e le foglioline di timo e versate il tutto nella pasta sfoglia. 

Infornate a 180° per 15-20 minuti, finché la sfoglia diventa gonfia e dorata. 

Servite la torta salata tiepida e con qualche foglia di timo.

Chi preferisce una versione vegetariana light può eliminare la pancetta e sostituire la panna con la ricotta: la torta rimane comunque ottima e saporita.

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