Prepariamo le piante all’inverno in casa
Ficus, dracena e dieffenbachia sono solo alcune delle bellissime piante che possono trascorrere l’inverno in casa con noi: ecco come prepararle.
Una casa accogliente e sana non può fare a meno delle piante: ficus, dracena, dieffenbachia, cactus e tante altre piante tropicali da interno possono vivere vicino a noi. Oltre a regalare bellezza ed eleganza, hanno una preziosa funzione rasserenante e antistress. Inoltre aiutano a ripulire l’aria da alcuni fattori tossici che sono spesso presenti negli ambienti domestici.
Come preparare le piante all’inverno
Il verde tropicale può aver passato l’estate in balcone o giardino, in ombra, oppure essere stato acquistato da poco, e in questo caso proviene da una serra. In entrambi i casi, lo stress del cambiamento ambientale è elevato e occorre quindi adottare alcuni accorgimenti per ridurre al minimo i possibili problemi.
Le piante devono essere in ottimo stato di salute: controllate con cura il fogliame e i fusti, osservate le foglie sopra e sotto e, se notate segni di presenza di insetti parassiti o di possibili malattie fungine (chiazze gialle o secche, maculature ecc.) provvedete subito a un trattamento antiparassitario.
Se occorre, rinvasate in un contenitore di poco più grande, dotato di fori sul fondo, con uno strato di biglie d’argilla sul fondo per migliorare il drenaggio. Se non serve rinvasare, in ogni caso rinnovate il terriccio superficiale, asportandolo per sostituirlo con nuovo terriccio.
Ripulite con cura le foglie, spolverandole delicatamente, e riordinate la chioma, se occorre, con una leggera potatura; questo è molto utile per i ficus benjamina. Concimate le piante e prevedete di farlo una volta al mese da settembre a marzo per tutte le specie tropicali. Per le piante grasse, meglio sospendere; la concimazione andrà fatta solo su quelle che fioriscono in inverno, come kalanchoe e cactus di Natale (Schlumbergera).
Scegliere il posto giusto
Le piante tropicali richiedono un ambiente arioso, molto luminoso, lontano da fonti di calore e non troppo caldo: 18 °C è l’ideale, peraltro suggerito anche per le persone. Un umidificatore sarà prezioso per conservare meglio la loro salute (e la nostra). In zone colpite dal sole attraverso le finestre si possono mettere le piante grasse, eventualmente ombreggiando con una tenda chiara. In zone poco luminose resiste bene il pothos; se l’ambiente è scuro e fresco, clivia e aspidistra vi daranno soddisfazione.
Come e quando innaffiare
Un buon sistema per conservare umidità nel terriccio riducendo al minimo le innaffiature consiste nell’impiego di Gesal Oasi Riserva d’Acqua, gel composto per il 97% da acqua addensata con fibre naturali (cellulosa). L’acqua deve essere poca ma giusta: il necessario solo per conservare umido il terriccio. Fondamentale è invece l’umidità atmosferica: se è elevata, le piante vivono meglio e le foglie non formano i bordi secchi. Ogni volta che è possibile, vaporizzate acqua sul fogliame; alcune piante, come le felci, gradiscono questa operazione anche più volte al giorno.
Con queste attenzioni, il vostro verde vi accompagnerà nella vita quotidiana in casa o in ufficio, rilasciando ossigeno, ripulendo l’aria e regalando serenità a contatto con la natura.
Il consiglio degli esperti GESAL
• Per la concimazione delle piante da interno può essere utile scegliere la formulazione Gesal Integratore in gocce. Le gocce vengono rilasciate gradualmente e garantiscono 15 giorni di efficacia completa. Nei vasi grandi occorre collocare 2-3 fialette. Ogni fialetta consente un’ottimale crescita e sviluppo delle piante grazie alla presenza in giusta quantità di sali minerali semplici e complessi.
• Per il rinvaso o il rabbocco del terriccio nelle piante tropicali da interno si impiega un terriccio specifico, ideale per tutte le piante da interno come dieffenbachia, filodendro, pothos, ficus, palme e simili.
Per ogni dubbio o quesito, Gesal può aiutarti: consulta ora i nostri esperti!