Prugna, il frutto della salute
Prugne e susine sono i frutti dell’estate, squisiti e ricche di benefici: le ricette con le prugne aiutano la salute e il benessere.
Mascina, Cascolina, Arsellina, Damaschina: non sono I nomi dei personaggi di una favola, bensì prugne e susine dimenticate. A questi quattro nomi se ne possono aggiungere molti altri, perché le prugne, fresche o secche, sono frutti la cui storia si lega strettamente alle vicende storiche e sociali di un lunghissimo lasso di tempo, e la capacità di questa pianta di lasciarsi incrociare ha dato origine, nei secoli, a una grandissima biodiversità di forme, colori e sapori.
Prugne o susine?
In genere si chiamano prugne quelle che provengono da specie di susino europeo, come la nota Regina Claudia e la Stanley, dai frutti sodi, mentre susine sono quelle prodotte da varietà cino-giapponesi, in genere più precoci e sugose. La prugna è il frutto di varietà di Prunus domestica, mentre la susina viene da Prunus salicina e altre specie; ci sono anche dei susini americani, meno diffusi e coltivati.
Piante poco imponenti, pruni e susini sono molto adatti ai piccoli spazi; le varietà di susine cino-giapponesi non resistono molto al freddo e sono quindi sconsigliate dove l’inverno è gelido in quanto risultano meno vigorose, al contrario delle europee che non temono gelo e umidità . Quanto al gusto, le seconde sono un po’ più dolci e meno asprigne ma in genere meno profumate e succose.
Un frutto nutriente e generoso
Le prugne sono un frutto mediamente calorico, hanno dalle 30 alle 45 calorie per 100 g a seconda delle varietà ; soprattutto se consumate a digiuno o prima dei pasti hanno il potere di aiutare il metabolismo. La nota virtù lassativa è provocata da una sostanza, la difenilisatina, che stimola l’azione intestinale, aiutata dalle fibre e dagli zuccheri contenuti nel frutto. Le prugne sono utili anche in cosmesi: la maschera di prugne secche frullate con olio di mandorla dolce è un antico rimedio per rinfrescare le pelli invecchiate o rovinate dall’esposizione al sole. I frullati di mela e prugna sono indicati per la prima infanzia, nella fase di svezzamento.
Un uso particolare della prugna è quello alcolico: la balcanica acquavite di prugne, la celebre slivovitz, è ottenuta dalla distillazione dei frutti. Nei paesi balcanici il 70% della produzione di prugne diventa slivovitz! Meglio gustarle fresche: sono più buone, più salutari, e niente rischio di alcool eccessivo,
La ricetta: chutney di prugne
Il chutney è una marmellata agrodolce e speziata, di origine angloindiana: perfetta per accompagnare i formaggi, le carni e sul pane per una merenda o un aperitivo.
Una volta cotta non è quasi possibile capire gli ingredienti: frutta, cipolla, spezie, aceto e zucchero si mescolano perfettamente conferendo al chutney un sapore tipico e irresistibile.
Ingredienti:
300 g di cipolla di Tropea
1 kg di prugne o susine a tocchetti
300 g di zucchero di canna
un bicchiere di aceto balsamico
due cucchiaini di cannella in polvere
un cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
mezzo cucchiaino di peperoncino in polvere (dosare a piacere)
mezza noce moscata grattugiata
mezzo cucchiaino di anice in polvere
3-4 cm di radice di zenzero fresco, grattugiata o a pezzetti piccoli
Mettere tutti gli ingredienti in un capiente tegame antiaderente, portare a bollitura, lasciar bollire 15 minuti mescolando bene poi abbassare il fuoco e cuocere un’ora a fiamma bassa mescolando bene. Spegnere il fuoco e lasciar riposare una notte. Il giorno dopo cuocere ancora 40 minuti circa; se è troppo liquida (dipende dal tipo di prugne) scolare nello scolapasta per eliminare la parte acquosa. Una volta ottenuta la consistenza densa di una marmellata, invasettare a caldo in barattoli sterilizzati, chiudere con il coperchio e sterilizzate nuovamente per 10 minuti a bollitura bassa. Estrarre dall’acqua quando si è raffreddata. Il chutney è buono subito, ma dopo un paio di mesi sarà ancora migliore.
Il consiglio degli esperti GESAL
Il pruno è un albero facile e poco esigente; è sufficiente concimarlo due o tre volte a distanza di 20-30 giorni, dalla primavera all’estate, con Gesal Concime organico universale, che assicura il giusto nutrimento favorendo la fioritura, la fruttificazione e migliorando la qualità dei frutti. Le concimazioni vanno sospese un mese prima della raccolta.
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