I cactus in casa: il piacere delle piante grasse

cactus piante grasse

I cactus in casa: il piacere delle piante grasse

Piante eccezionali per bellezza e resistenza, i cactus si prestano ad accendere la curiosità: ecco quali scegliere e come curarli

Il fascino dei cactus è legato alla loro leggendaria capacità di sopravvivenza in condizioni estreme di caldo e di siccità, a cui si aggiungono le forme scultoree e stravaganti e, a volte, una sorprendente fioritura. Ma non è tutto qui: alcuni cactus hanno anche la virtù di depurare l’aria di casa da fattori tossici, e la loro moderata esigenza in fatto di cure li rende ideali per chi ha poco tempo e poca pazienza.

Semplici regole per coltivare cactus e succulente
Prima di tutto vale la pena di chiarire che i “cactus” non sono solamente quelli spinosi; esistono piante grasse che appartengono alla famiglia delle Cactacee, quasi tutte originarie del Centro America, e piante grasse (succulente, ossia con foglie carnose) che appartengono ad altre specie. Le aloe, per esempio, non sono cactus, così come alcuni tipi di euforbia. Condividono con le Cactacee alcune esigenze di base. Se sono coltivate in casa, occorrono posizioni decisamente molto luminose, anche con sole diretto da una finestra. In queste condizioni non entrano totalmente in riposo e richiedono pochissima acqua ogni 10-15 giorni (dipende dalla dimensione del vasetto, dalla quantità di luce/sole e dalle temperature ambientali). Se invece sono in posizione con poca luce, è indispensabile che le temperature siano molto basse, intorno ai 10-15 °C, per lasciarle entrare in totale riposo.

Concimazione e rinvaso
I piccoli cactus coltivati in casa meritano concimazioni da aprile a ottobre; si sospende in inverno a meno che non si tratti di succulente che fioriscono, come la Kalanchoe e il cactus di Natale. Per loro è sufficiente una dose di concime mensilmente. Il rinvaso va fatto se il vasetto è decisamente sottodimensionato rispetto alla taglia della pianta; il nuovo contenitore va dotato di uno strato di biglie d’argilla sul fondo, come drenaggio.

Come ottenere la fioritura
Alcuni tipi di Cactacee e succulente non fioriscono in vaso, altre lo possono fare solo dopo molti anni. Ma alcune (Mammillaria, Notocactus, Echinops e i “sassi viventi”, Lithops, riescono a fiorire. La formazione dei boccioli è favorita da condizioni di coltivazione ottimali nel periodo estivo (sole e irrigazioni moderate ma regolari, evitando lunghe sofferenze da disidratazione) e da un periodo autunnale in condizioni fresche: ciò favorisce la formazione dei fiori, che spesso appaiono in inverno, ma non in tutte le specie e varietà. Al momento della scelta è quindi consigliabile chiedere aiuto nel punto vendita per individuare i tipi di cactus che più facilmente sono portati a fiorire anche nelle condizioni non ideali dei nostri appartamenti.

I cactus per i bambini
Piante perfette per i piccoli giardinieri, i cactus sono ideali per i bambini. Per i più piccoli si possono scegliere le varietà senza spine, facilmente reperibili nei garden center e sulle bancarelle dei vivaisti specializzati; i più grandi saranno sicuramente conquistati dai cactus più strani e spinosi e, con l’aiuto e i consigli dell’adulto, impareranno presto a prendersene cura.

Un caso speciale: l’aloe
Celebre per le sue virtù terapeutiche, l’aloe è davvero indistruttibile. Basta bagnarla davvero pochissimo in inverno (sufficiente poca acqua una volta al mese, se è in casa in luogo caldo e luminoso) ma in estate, se è al sole e in un vaso ben drenato, le irrigazioni regolari la aiuteranno a crescere bene con bellissime foglie carnose, nelle quali sono nascoste preziose proprietà curative e cosmetiche. Se l’aloe è conservata in inverno in ambiente luminoso ma fresco (comunque deve essere sopra i 7-8 °C) si possono sospendere le innaffiature da novembre a marzo. In estate è bene concimare una volta ogni 20 giorni con Gesal concime liquido piante grasse.