Passiflora: guida alla coltivazione in giardino e in vaso

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Passiflora: guida alla coltivazione in giardino e in vaso

Passiflora: ecco il nome di una pianta che spesso possiamo sentire, senza ben conoscere questa pianta meravigliosa che vale la pena di coltivare in giardino e in terrazzo anche per la sua resilienza, durata e capacitĂ  di sopravvivere anche senza troppe attenzioni.

Ne esistono però moltissime tipologie: per scegliere bene occorre quindi informarsi sulle esigenze e trovare il posto adatto in giardino o in terrazzo.

Origine

Il genere Passiflora fu scoperto dal medico spagnolo Monardes, botanico ed erborista di Siviglia, che partecipò a un viaggio in Perù nel 1569 per scoprire piante utili; ma il suo interesse era non solo economico, ed era affascinato dalla enorme diversità botanica che poté trovare nelle foreste peruviane,

Quarant’anni dopo la passiflora fu introdotta in Europa come specie ornamentale, poichĂ©, molto prima che la passiflora fosse inclusa nel tesoro europeo delle piante medicinali e prima che fossero noti i frutti commestibili di alcune specie come Passiflora edulis (maracujĂ ), i collezionisti erano affascinati dall’infiorescenza di questo rampicante.

Storia e curiositĂ 

Fu il padre gesuita Ferrari, senese, che nella sua opera scientifica De florum Cultura, pubblicata nel 1633, vide nelle varie parti del fiore tutti gli strumenti della Passione di Gesù Cristo, e decise quindi di battezzare il fiore “Passiflora”; nello stesso periodo questo lavoro veniva svolgo anche da un frate botanico e scienziato, Padre Iacomo Bosio.

Oggi sono state riconosciute ben 550 specie di passiflora, originarie del Centro America in massima parte, ma presenti anche in Asia meridionale e in Oceania. Ancora oggi esistono probabilmente specie di passiflora non ancora identificate; nel 2006 ne è stata travata una in Cina, alla quale è stato attribuito l’impronunciabile nome di Passiflora xishuangbannaensis.

Alcune specie di passiflora, anche se di origine esotica, si sono oggi naturalizzate: ad esempio, la passiflora blu (P. caerulea) cresce spontaneamente in Spagna e anche in Italia meridionale e costiera, dove il clima è mite. Il frutto della passione (P. edulis) viene coltivato come pianta da frutto in molte regioni tropicali.

Le diverse tipologie

Coltivare la passiflora apre a un mondo di diversità e oggi anche in Italia ci sono vivaisti che ne coltivano e producono vere e proprie collezioni di specie e varietà diverse. Nel vivaio Maurizio Vecchia la collezione, certificata “Collezione Nazionale” dalla Società Botanica Italiana, è costituita da almeno 250 tipologie. La pianta è infatti relativamente facile da ibridare per ottenere nuove tipologie.

Oltre a quella piĂą classica e diffusa, Passiflora caerulea, vale la pena di conoscere altre specie e varietĂ , alcune delle quali hanno fiori profumati e coloratissimi, con petali sfrangiati e a volte arricciati, oppure con i petali rivolti verso il basso simili alla gonna di una ballerina.

La specie Passiflora edulis produce frutti commestibili, chiamati “frutti della passione”, grenadilla o maracujà, in due tipologie con buccia gialla o bruno-rossiccia, facili da trovare oggi anche al supermercato e nei negozi che trattato frutta esotica. Il frutto, grosso come un uovo, con polpa morbida e ricca di semi, è molto profumato e viene utilizzato, oltre che fresco, anche nella produzione di succhi, gelati e altri preparati per uso alimentare. A questo scopo la Passiflora edulis è coltivata in diverse regioni tropicali e subtropicali di tutto il mondo.

Anche Passiflora caerulea produce molti fiori e numerosi  frutti, soprattutto in tarda estate e autunno; sono commestibili ma aciduli.

Come e dove coltivarla

  • Rampicante sempreverde, la passiflora è ottima in giardini e terrazzi, dove si fa notare per la curiosa fioritura. Si allunga rapidamente su cancellate e grigliati, giungendo fino a 12 metri di lunghezza. Ha foglie palmate verde smeraldo e larghi fiori violetti o azzurri sfumati in bianco, in estate.
  • Ama il clima mite, le posizioni soleggiate e riparate dai venti freddi, tollera una leggera penombra. Sopporta il caldo e il freddo: se la parte aerea è danneggiata dal gelo, rinasce dalla base, ma dove gli inverni sono freddi tende a perdere le foglie ed è importante fare in modo che sia in una posizione dove il primo sole della mattina possa sciogliere l’eventuale brina. Non cresce nelle zone alpine e in media o alta quota se non viene coltivata in vaso per essere spostata in inverno in ambiente molto luminoso, arioso e fresco.
  • Ama il terreno sciolto, anche parzialmente sabbioso, non ha bisogno di terreno molto fertile, ma è bene che il suolo sia morbido, permeabile e capace di buona ritenzione idrica.

Come e quanto irrigare

Gradisce innaffiature abbondanti dalla primavera all’estate per ottenere una ricca vegetazione sia di foglie che di fiori, ma bisogna evitare di lasciare il terreno troppo fradicio a lungo perché ciò favorisce il marciume delle radici. L’acqua non deve mai essere troppo gelida ed è consigliabile, ove possibile, utilizzare un sistema a goccia o con microirrigatori per mantenere il suolo umido senza bagnarlo eccessivamente.

Come e quanto concimare

A fine inverno, dopo la potatura (vedi sotto), si distribuisce Gesal concime organico granulare al piede del fusto, per aiutare la ripresa primaverile. Da aprile a ottobre è utile somministrare Gesal concime liquido universale ogni 15-20 giorni per favorire la produzione di boccioli e frutti. Il dosaggio è facile senza sprechi: il tappo graduato con salvagoccia consente di misurare bene e di aggiungere il nutrimento all’acqua da utilizzare per irrigare.

Come e quanto potare

Passiflora caerulea è adatta ai giardini di città, essendo abbastanza resistente all’inquinamento. Riveste muri e ringhiere con i tralci carichi di foglie; i viticci necessitano di reti e grigliati a cui aggrapparsi. A fine inverno si eliminato gli eventuali rami danneggiati dal gelo e si accorciano di un terzo i rami principali senza toccare i getti corti e sottili, perché sono quelli che porteranno i fiori. Durante la stagione le operazioni di potatura si limiteranno a cimare i rami troppo sottili e con poche foglie, per migliorare la forma della pianta.

Come coltivarla in vaso

Tutti i tipi di passiflora possono crescere in terrazzo, su grigliati o reti, utilizzando contenitori ampi e profondi con uno strato di biglie d’argilla sul fondo e un buon terriccio universale. Il trapianto avviene nei primi anni, poi quando la pianta è adulta è sufficiente rinnovare ogni anno lo strato superficiale del terriccio, a primavera.

In vaso, le irrigazioni devono essere generose, sempre evitando i ristagni idrici, e le concimazioni dovranno essere regolari, in mancanza delle quali la pianta fiorirĂ  poco.

In caso di assenza è importante assicurarsi che la passiflora in vaso non soffra la siccità; un aiuto viene da Gesal Oasi riserva d’acqua, un’acqua complessata costituita da acqua demineralizzata e cellulosa, una fibra naturale destinata ad uso orticolo. Offre una riserva d’acqua che riduce la frequenza delle innaffiature e assicura un’umidità costante; tiene l’umidità della terra fino a 30 giorni. ottima per i periodi di assenza da casa, utilizzabile tutto l’anno, non interagisce con i nutrimenti.

Il significato dei fiori

Nel linguaggio dei fiori è simbolo di perseveranza e di fede, sia religiosa che nel significato di fiducia fra le persone. Regalare una passiflora significa dire “abbi fiducia in me, non ti tradirò mai”.

L’utilizzo erboristico

Da sempre i popoli centroamericani hanno utilizzato la passiflora per le sue proprietà erboristiche che oggi sono state studiate dalla scienza e vengono utilizzate anche per la medicina omeopatica; le diverse specie contengono infatti diversi tipi di alcaloidi e altre sostanze chimiche che influiscono sull’organismo umano. Oggi i prodotti a base di passiflora trovano impiego contro sindrome ansiosa, irrequietezza e insonnia, con attività sedativa. Viene utilizzata anche nel trattamento dei disturbi della menopausa, quali tachicardia, dispnea, vampate di calore e stress. Inoltre è componente di integratori alimentari che sostengono il benessere mentale e la tranquillità. L’assunzione dei prodotti e integratori a base di passiflora deve avvenire dopo aver consultato il proprio medico curante.

Passiflora incarnata, dai bellissimi fiori, viene impiegata anche per creme e unguenti per la pelle e come ingrediente di shampoo e bagnoschiuma.

 

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