Calicanto – Guida alla coltivazione in giardino e in vaso

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Calicanto

Calicanto – Guida alla coltivazione in giardino e in vaso

Scopri come coltivare il calicanto e avere profumatissimi fiori invernali

Il calicanto è una pianta meravigliosa, perfetta per un giardino o terrazzo resiliente per le sue caratteristiche di resistenza: una volta adulto è praticamente esente da cure. Il nome scientifico è Chimonanthus praecox e fa parte della famiglia botanica delle Calicantacee, che comprende tre soli generi: uno di questi, Idiospermum, è un grande albero che vive solo in Australia.

L’altro genere è il calicanto estivo, Calicanthus, di cui sono coltivate a scopo ornamentale tre specie che fioriscono tra giugno e luglio. Chimonanthus praecox, invece, come già dice il nome fiorisce nel cuore dell’inverno, con piccoli fiori gialli profumatissimi la cui fragranza si sente a distanza e pervade l’aria fredda, quasi un annuncio di primavera anche sotto la neve.

Chimonanthus praecox è l’unica specie ampiamente coltivata come pianta ornamentale, per i suoi fiori invernali dal profumo speziato. I petali sono piuttosto cerosi, questa consistenza è utile per resistere a brina e neve.

Calicanto: storia e curiositĂ 

Di origine cinese, il Chimonanthus fu coltivato giĂ  durante la dinastia Song, intorno all’anno Mille, e ispirò poemi aulici dell’XI secolo; fiorisce durante il capodanno cinese, quando i rametti fioriti vengono usati come ornamenti per i capelli per il loro significato augurale di rinascita. GiĂ  nei secoli scorsi i petali venivano essiccati e conservati per profumare gli armadi della biancheria.

L’arbusto fu introdotto nei giardini giapponesi dalla Cina all’inizio del periodo Edo (probabilmente intorno al 1630 grazie ad alcuni antichi documenti ritrovati dai ricercatori); la sua introduzione nei giardini europei, dal Giappone, è nota con precisione: nel 1766, fu coltivato per la prima volta nelle serre del conte di Coventry a Croome Court, Worcestershire. Nel 1799 l’arbusto, controllato con grande passione e attenzione dal conte, che era un esperto botanico e collezionista, era cresciuto ed era stato provato all’aperto senza protezione invernale: si era dimostrato resistente al freddo dell’inverno inglese. Fu così che il conte di Coventry decise di donare talee ad amici vivaisti e così il calicanto si diffuse poi gradualmente in tutta Europa. Una varietĂ  a fiore piĂą grande (sebbene meno profumata), “Grandiflorus”, fu coltivata dalla contessa de Vandes a Bayswater, Londra, prima del 1819, ed è tuttora commercializzata; c’è anche una varietĂ  a fiore giallo ((“Luteus”), creata nel lontano 1814.

Caratteristiche

Grazie alle sue origini cinesi in zone con inverno freddo, questo arbusto ha trovato condizioni ideali anche in Italia, dove viene utilizzato anche nel verde pubblico per le sue scarse esigenze di cura. Arbusto caducifoglie, ha fiori, molto precoci e profumati; hanno un caratteristico calice quasi trasparente di petali cerosi, con una macchia porpora all’interno.

  • Esposizione: preferisce il pieno sole.
  • Temperatura: resiste a temperature rigidissime ma preferisce una posizione riparata dai venti.
  • Cure: rustico e vigoroso, vegeta nei terreni piĂą compatti, purchĂ© ben drenati, come in quelli sciolti.
  • Forma un cespuglio arrotondato, grande (3 x 3 m) e decorativo per il bel fogliame lucente in estate
  • Il suo profumo è inconfondibile: nel cuore dell’inverno, tra gennaio e febbraio, questo piccolo arbusto caducifoglie si riempie di minuscoli fiori gialli sui rami ancora nudi, diffondendo una fragranza dolce e inebriante. Solo dopo compaiono le foglie strette e lucide, sui rami sottili.
  • Facile e rustico, si coltiva con successo anche in vaso, purchĂ© capiente.
  • Il calicanto può essere allevato anche a spalliera, fissando i rami giovani a supporti robusti (cavi d’acciaio o palerie in legno) contro un muro. Questa soluzione rallenta la crescita e impedisce che la pianta si allarghi: è dunque consigliabile per i calicanti in terrazzo, da coltivare in una vasca in plastica o legno capiente e profonda.

Come e quando piantare il calicanto

  • Pur essendo un arbusto davvero facile, ha un problema: non fiorisce subito. Gli esemplari giovani possono impiegare vari anni prima di dare piena soddisfazione. Per questo vi conviene acquistare il calicanto in inverno, scegliendo in vivaio un esemplare allevato in vaso e giĂ  fiorito.
  • Potrete metterlo subito a dimora se la terra non è gelata ed è ben lavorabile, creando una buca d’impianto capiente e concimata sul fondo con compost o letame in pellet.
  • Se invece il suolo è gelato, meglio aspettare qualche settimana, trasferendo il vasetto vivaistico in una trincea di terra torbosa o in un vaso piĂą grande, coibentato con terra e corteccia, tenuto provvisoriamente in una zona protetta e soleggiata.

Come e dove utilizzare il calicanto

  • Pianta ideale per i giardini e terrazzi a bassa manutenzione, ama vivere in posizione soleggiata, al riparo dai venti freddi, per avere una fioritura abbondante.
  • Resiste bene sia al gelo invernale che al caldo torrido estivo.
  • Accetta tutti i terreni da giardino fertili, con una preferenza per quelli di medio impasto o argillosi, mai poveri e sempre ben drenati.
  • Avendo buona resistenza allo smog urbano, vive bene nei giardini di cittĂ  e in zone con molto traffico o smog persistente (Pianura Padana).
  • Piantate il calicanto in luogo soleggiato, anche insieme ad altri arbusti rustici come forsizie, cotogni da fiore, noccioli e buddleje, ma se possibile fate in modo che sia in un luogo dove d’inverno passate spesso vicino: ad esempio ai bordi di un cancello, di un vialetto o in prossimitĂ  della recinzione esterna in modo che, passeggiandovi vicino, la fragranza dei fiori sia facilmente percepibile. 

Come e quando irrigare il calicanto

  • L’irrigazione regolare è indispensabile nei primi anni di vita, ma da adulta la pianta diventa quasi autosufficiente e chiede interventi solo in caso di siccitĂ  prolungata.
  • Le piante in vaso richiedono apporti idrici regolari, adeguati alla stagione, avendo cura di assicurare un ottimo drenaggio.

Come e quando concimare il calicanto

  • Per una buona fioritura è importante concimare ogni anno in novembre o in febbraio con con un concime granulare a lenta cessione, Gesal Concime organico universale, effetto concimante immediato ed effetto nutriente di lunga durata, fino a 5 mesi.
  • Trattiene l’acqua e aiuta le piante ad affrontare meglio i periodi di siccitĂ 
  • Come si usa: distribuire il concime in modo uniforme sul terreno, incorporarlo nel terreno rastrellando delicatamente e
  • Dose: 30-50 g di concime ogni 30 cm di lunghezza delle fioriere; per altre situazione vedere le indicazioni riportate in etichetta.

Come e quando potare il calicanto

  • PoichĂ© i fiori maturano sui rami di un anno (quelli nati l’anno precedente) e hanno bisogno di una lunga estate e di caldo per completarsi, se si desidera un’abbondante fioritura non bisogna potarlo.
  • Se fosse necessario ridurne l’ingombro, meglio potare in marzo, subito dopo la fine della fioritura, in una giornata tiepida e soleggiata.

Calicanto: curiositĂ  e notizie utili

  • Fiorisce in gennaio perchĂ©, avendo fiori piccoli, questi verrebbero coperti dalle grandi foglie, che compaiono da marzo in poi, e quindi non potrebbero essere impollinati dagli insetti.
  • I fiori non si congelano nemmeno nelle nottate ghiacciate perchĂ© hanno un punto di gelo piĂą basso del normale.
  • I rami fioriti da poco, recisi e portati in casa in un vaso con acqua fresca in ambiente non troppo caldo, per qualche giorno inondano la stanza di profumo. Potete raccoglierli con i fiori ancora chiusi: in casa, il caldo li farĂ  aprire in breve tempo.

Calicanto: significato del fiore

  • Regalare una pianta di calicanto è un segno di affetto e protezione.
  • Considerata un segno di rinascita, è una pianta da regalare a chi affronta una nuova vita dopo una fase difficile