
Mimosa – Guida alla coltivazione in giardino e in vaso
Scopri come coltivare la mimosa e avere splendidi fiori prorumati, con poche e semplici regole
Mimosa: storia e curiositÃ
Arrivata in Europa nell’800, la mimosa è un grande arbusto o un piccolo albero sempreverde, appartenente al genere Acacia, che a sua volta fa parte della famiglia delle Leguminose. Curiosamente quindi, nonostante il suo nome comune, non appartiene al genere Mimosa, o meglio non vi appartiene più: ne è stata rimossa quando studi approfonditi a livello cellulare hanno rivelato la sua parentela con le acacie.
Tanti tipi di mimosa
Ad accomunare Acacia dealbata alle “vere” mimose, oltre alla somiglianza nell’aspetto, è un comportamento singolare delle foglie, caratterizzate da una particolare mobilità dovuta a stimoli sensori su una sorta di cuscinetti localizzati alla base delle foglie stesse. Non per niente il termine mimosa deriva dal vocabolo latino “mimus” che significa mimo, ovvero un attore che cambia rapidamente espressione: si allude al fatto che le foglie, chiudendosi su se stesse quando disturbate, “mimano” l’aspetto di un albero privo di vita per scoraggiare i possibili predatori. Questo comportamento, molto accentuato nella sensibilissima Mimosa pudica (basta sfiorarla per provocarne la chiusura), in Acacia dealbata si verifica durante la notte, nelle giornate fredde o durante forti temporali: il meccanismo che determina la contrazione è ancora sconosciuto ed è oggetto di studio.
Mimosa, emblema della lotta delle donne
L’8 marzo è tutto un tripudio di rametti gialli, che vengono venduti nei negozi di fiori, nei garden center, perfino nei supermercati e per le strade, da donare come omaggio alle donne. Nella giornata a loro dedicata si rievoca l’incendio dell’industria tessile Cotton di New York, appiccato dal proprietario stesso nel lontano 1908, nel quale morirono le 129 operaie che stavano scioperando per protesta contro le terribili condizioni di lavoro. Dall’8 marzo 1946, grazie a un’iniziativa dell’UDI (Unione Donne Italiane) la mimosa divenne simbolo della festa delle donne, scelta perché fiorisce proprio in questi giorni, perché è economica, profumata e ha un colore che esprime vitalità . E perché, nel linguaggio dei fiori, simboleggia femminilità e forza, proprio come quelle donne che lottavano per affermare i propri diritti.
La sua apparente delicatezza, infatti, nasconde una natura resistente e robusta: poche piante come l’acacia hanno, per esempio, la capacità di sopravvivere agli incendi. I mazzetti acquistati per l’8 marzo provengono da coltivazioni in serra, quasi tutte situate nella Riviera Ligure di Ponente, dove le mimose sono allevate appositamente per la produzione del fiore reciso. Ma la mimosa è molto più che un fiore reciso: è soprattutto un magnifico alberello da giardino, facile purché si tenga conto della sua scarsa resistenza al gelo. In Italia può vivere all’aperto nel Meridione, in Liguria, in Toscana, nelle Marche e nei microclimi miti dei grandi laghi del Nord; in molte di queste aree si è naturalizzata formando piccoli boschetti. Nelle altre zone bisognerà accontentarsi di coltivarla in grandi contenitori, da ricoverare al riparo quando sopraggiungono i primi freddi.
Mimosa: caratteristiche della pianta
Se lasciata al naturale, Acacia dealbata raggiunge un’altezza di 10-15 m e forma una bella chioma tondeggiante, che aggiunge un grande valore estetico al giardino sia grazie al fogliame leggero e vaporoso, sia per la fioritura generosa e di grande impatto. Le foglie sono bipennate, composte a loro volta da tante minuscole foglioline, morbide e chiare, tranne alcune specie che presentano foglie intere a lamina appiattita, nel qual caso si tratta in realtà di rami trasformati, che svolgono la fotosintesi e prendono il nome di fillodi.
Quando sboccia, la mimosa produce un’appariscente nuvola di capolini sferici giallo canarino, minuscoli e soffici come piumini, raccolti in grappoli lievi, che ondeggiano alla brezza diffondendo tutt’intorno un profumo particolare, inconfondibile.
Essendo sempreverde, e quindi apprezzabile durante tutto il corso dell’anno, la mimosa è utile come elemento di struttura: può essere infatti allevata a cespuglio e utilizzata come siepe, oltre che come esemplare singolo, nel qual caso costituisce uno splendido punto focale.
Amante dei climi miti, può vivere anche in zone abbastanza fresche, a condizione che sia piantata in pieno sole e al riparo dai venti freddi (per esempio contro un muro esposto a sud) e purché le gelate siano molto brevi e non superino i -10 gradi. Per contro, come già accennato, è una pianta che può resistere agli incendi, grazie alla sua capacità di emettere polloni, che si formano dalle radici affioranti: come tutte le acacie, infatti, ha un apparato radicale superficiale, ma vigoroso, robusto ed esteso.
Mimosa: piantagione e coltivazione
- Amante dei climi caldi, la mimosa deve essere collocata in pieno sole; ama i terreni tendenzialmente acidi, accetta quelli neutri mentre non tollera quelli calcarei. Esige un suolo fertile, profondo e fresco
- Nelle zone fresche, va collocata in posizione riparata, scegliendo varietà più resistenti al freddo come A. dealbata da seme (solo se il terreno non è calcareo), oppure le varie A. dealbata d’innesto e A. dealbata ‘Rustica’. Nelle zone con inverni rigidi è consigliabile coltivarla in vaso e ripararla nei mesi che vanno da novembre a marzo-aprile.
- Nel preparare la buca di impianto, che deve essere molto ampia, occorre interrare una buona quantità di letame.
- Consigliabile affiancare un robusto tutore al momento della messa a dimora: le piantine crescono con vigore e in 3 o 4 anni l’esemplare sarà grande.
- La mimosa teme il vento intenso, soprattutto vicino al mare e nei primi anni di vita: conviene piantarla in posizione non esposta, magari a ridosso di alte siepi o arbusti, oppure dotarla di tutore robusto per evitare che si rovini e contenere il volume della chioma con le potatura
 Come e quando irrigare la mimosa
- La mimosa non sopporta l’aridità , ma teme anche i ristagni idrici, quindi è necessario che il substrato sia umido ma permeabile, con un drenaggio ottimo.
- Gli stress da siccità possono far morire la pianta: l’irrigazione è fondamentale, soprattutto nei primi anni di vita, deve essere abbondante in estate e regolare nei mesi successivi.
Come e quando concimare e potare la mimosa
- Le concimazioni sono indispensabili i primi anni di vita e molto benefiche in quelli successivi, con letame maturo e concime bilanciato in azoto, fosforo e potassio. Il prodotto da usare è GESAL BIO Concime universale granulare, che garantisce nutrimento a effetto immediato e nel tempo, fino a 5 mesi.Si sparge ai piedi delle piante a primavera, su terreno già inumidito, interrandolo superficialmente, poi irrigare generosamente.
- Le potature servono per mantenere armoniosa la pianta, perché i rami tendono ad allungarsi. Si pota subito dopo la fioritura e prima dell’inizio della vegetazione
• Se coltivata in vaso, diventa ancora più importante potare la pianta per farla rimanere giovane e fiorifera: si interviene subito dopo la fioritura eliminando i rami che hanno fiorito per favorire l’emissione di nuovi getti.
- Il rinvaso si effettua ogni 2 anni, nella stagione primaverile, dopo la fioritura, utilizzando contenitori con un diametro via via maggiore per seguire lo sviluppo naturale delle radici verso l’esterno.
Mimosa: specie e varietà insolite
- Acacia baileyana: arbusto o albero armonioso di 6-8 m, piccole foglie composte verde glauco, fioritura appariscente con fiori giallo oro in racemi radi e allungati; fiorisce tra febbraio e aprile, ha buona resistenza al freddo, incrociata con A. dealbata ha dato vita a molti ibridi. La varietà ‘Purpurea’ ha vegetazione rossastra e rami sfumati al porpora.
- Acacia howitti “Claire de lune”: mimosa elegante di taglia contenuta (4 m), delicata, con rami ricadenti e sottili fillodi grigi, fioritura tardiva, abbondante, con capolini profumati giallo chiaro.
- Acacia retinoides ‘Imperialis’: rispetto alla specie, questa varietà è più densa e compatta, con fiori giallo canarino più grandi e fioritura più abbondante; può fiorire per tutta la stagione vegetativa.
- Acacia cultriformis: arbusto o albero di taglia contenuta (4 m), elegante anche quando non è in fiore, con fillodi argentei larghi e appuntiti, e fiori giallo brillante in grappoli eretti.