L’abete dopo Natale: che fare?

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L’abete dopo Natale: che fare?

Il classico albero di Natale è in genere un abete o peccio (Picea abies) di origine italiana ed europea, prodotto in vivai specializzati; esistono numerose varietà, anche con aghi azzurrini, e versioni diverse, per esempio l’abete di Nordmann (Abies nordmanniana) utilizzato per gli alberi di Natale di grande dimensione e prodotto anche in numerosi vivai italiani, anche se è una specie originaria del Caucaso, dove gli inverni sono davvero gelidi.

Dopo le Feste occorre scegliere cosa fare: conservare o eliminare l’albero di Natale? Ecco come mantenere e curare l’abete e alcuni suggerimenti per chi non ha spazio idoneo per piantarlo.

Come curare e mantenere l’abete di Natale in vaso

L’abete è una bella pianta da giardino, soprattutto per ambienti di collina e montagna. In pianura e in terrazzo è consigliabile allevarlo in un grande vaso per usarlo come decorazione natalizia. Dopo le Feste la pianta va rinvasata se ciò non era stato fatto al momento dell’acquisto, e collocata all’aperto, al sole o in mezz’ombra (in ombra perde gli aghi) e al riparo dal vento asciutto. Il terriccio va tenuto sempre appena umido, concimando ogni 20 giorni circa. In autunno va rinvasato in un contenitore più grande e sarà nuovamente pronto per diventare il protagonista delle Feste. In vaso la crescita è più contenuta e vive per due o tre anni, se le condizioni di cura sono idonee, ma prima o poi dovrà necessariamente essere piantato in piena terra.

L’abete in giardino

Se lo piantate in piena terra non dimenticate che nel giro di pochi anni diventa una pianta gigantesca, che può ombreggiare eccessivamente casa e giardino e togliere spazio alle piante vicine e non di lunga durata: a causa del clima caldo della pianura, spesso vive solo qualche decennio. La crescita è rapida: l’alberello che avevate decorato fin sulla punta anche senza scala diventerà presto un gigante, difficile da decorare per Natale! Resiste ottimamente al gelo. In estate occorre evitare di innaffiare poco e spesso: quando si fa scorrere l’acqua ai suoi piedi è bene lasciare che penetri in profondità nel terreno. Nelle sere estive è consigliabile innaffiare anche la chioma per mantenere un ambiente fresco; non bagnarla mai durante le ore più calde. I rami seccati alla base vanno eliminati.

La scelta di piantarlo in giardino va fatta se ci sono le condizioni idonee di spazio e di clima, perché può creare problemi per il suo grande sviluppo e la sua fragilità negli ambienti non adatti.

Il riciclaggio ecologico

La terza possibilità, consigliata se non c’è l’ambiente giusto per conservarlo in salute e con lo spazio idoneo a disposizione, è quella di riportarlo presso il punto vendita: molti garden center e centri commerciali effettuano il ritiro fornendo, a volte, un buono sconto per acquisti successivi. In mancanza di altre soluzioni, meglio portarlo al più vicino centro di compostaggio comunale, dove verrà sminuzzato e aggiunto ai materiali compostabili: diventerà un buon terriccio, nella logica del ciclo naturale.

Il consiglio degli esperti GESAL

Il concime idoneo per l’abete in vaso è un concime liquido universale, da fornire ogni 20 giorni circa. Per le piante in piena terra si utilizza un concime per giardino e prato, per conservare il terreno fertile e favorire lo sviluppo armonioso e omogeneo dell’abete di Natale nelle sue varie versioni.

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