L’importanza della Luna nella coltivazione bio
Seguire il calendario lunare per la semina e la cura dell’orto aiuta a ottenere un raccolto generoso: ecco perché.
Per millenni l’uomo ha affidato la sua sopravvivenza a un’efficace simbiosi con la natura, imparando a riconoscere e rispettare i segnali della terra e del cielo. Oggi il legame con il mondo naturale si è affievolito e rischia di scomparire; molte persone sensibili sentono il bisogno di riscoprire questa simbiosi e di ritrovare un sistema di vita correlato ai ritmi e al rispetto degli ecosistemi.
In sintonia con le fasi lunari
Scegliere di coltivare le piante e di vivere in sintonia con le fasi lunari non è segno di interesse per la magia o per pratiche esoteriche. Al contrario, è un metodo razionale per proteggere uno stretto legame con la natura e con il cosmo dei quali siamo ospiti. La Luna, capace di muovere gli oceani provocando le maree, influisce in modo diretto e visibile sulle piante e sulla vita domestica.
Fino agli anni ‘60, prima dell’avvento dell’agricoltura industrializzata su larga scala, i contadini hanno accertato e dato grande importanza alle fasi lunari in rapporto alla temperatura per procedere a determinate operazioni. Molti considerano questo atteggiamento legato a superstizioni da dimenticare, ma oggi la relazione tra cicli vitali e ritmi lunari ha ritrovato molta attenzione anche fra gli operatori professionali.
Coltivare seguendo la luna
Per ottenere risultati occorre munirsi di un calendario lunare e di un buon manuale che riporti in modo abbastanza dettagliato gli effetti della luna sulle piante da orto, aromatiche e da frutto. Ci sono però alcune regole generali. Per esempio, va ricordato che la terra assorbe bene il nutrimento quando la luna è calante.
Le fasi lunari influenzano molto la germinazione. Tra gli ortaggi che danno buon risultato con la semina in semenzaio o a dimora in luna calante ci sono verdure da foglia come lattuga da taglio e a cappuccio, radicchi di vario genere, spinaci, valeriana (ottima per l’orto invernale), bietole. Sempre in luna calante si pongono nel terreno i bulbilli di aglio, le cipolle, lo scalogno.
Le verdure a maturazione tardo-primaverile ed estiva (Solanacee come pomodoro, melanzana e i vari tipi di peperone, Cucurbitacee quali zucca, zucchina, cetriolo, melone e anguria) si seminano o si trapiantano con luna crescente.
Le Leguminose (pisello, fava, fagiolo) contribuiscono ad arricchire di azoto il terreno, grazie all’azione del loro apparato radicale, e sono quindi da coltivare in parcelle che in seguito ospiteranno specie con elevato fabbisogno azotato, come le verdure da foglia. Effettuate la semina in luna crescente.
Da non trascurare è la coltivazione di piante a maturazione autunnale, per ottenere un orto che non conosce soste. In estate, con luna calante, si piantano e si rincalzano porri e finocchi, mentre gli ortaggi invernali da foglia (i vari tipi di cavolo, la scarola e l’indivia) si seminano o si trapiantano con luna crescente.
Lavori influenzati dalle fasi lunari
Tra gli interventi che risentono molto delle fasi lunari ci sono le cimature, per ottenere piante compatte e migliorare la produzione. Nel caso del pomodoro, la sfemminellatura (eliminazione dei getti laterali), da farsi in luna calante, consente di avere frutti di maggiore dimensione e di migliore qualità .
Sebbene la fornitura di acqua nell’orto sia da farsi quotidianamente in estate, va tenuto conto del fatto che in luna calante c’è un minore assorbimento di umidità e quindi la quantità di acqua dovrò essere generosa, fornita lentamente, per scorrimento laterale o con sistemi a goccia, per favorire la penetrazione in profondità . Tutte le piante da orto vanno irrigate alla base, senza bagnare le foglie, per ridurre il rischio di malattie crittogamiche.
La piantagione degli alberi da frutto va effettuata sempre con luna crescente, fase consigliata anche per la vite e l’ulivo. La potatura va fatta con luna calante, quando la linfa scorre più lentamente e la cicatrizzazione dei tagli è migliore.
La luna e le piante aromatiche
L’influsso delle fasi lunari ha un effetto importante sia sulla coltivazione che sul raccolto delle aromatiche, soprattutto quando le erbe sono destinate a essere essiccate o surgelate per il consumo invernale.
Alcune specie, più di altre, sembrano risentire degli influssi lunari: il timo vuole essere piantato appena prima del primo quarto, e nel periodo successivo una successione di notti limpide rischiarate dalla luna sembra assicurare la sua crescita vigorosa. Anche il dragoncello, usato per insaporire i piatti e per stimolare l’appetito con il suo intenso aroma, trae beneficio dal chiaro lunare, tanto che le sue foglie sono più profumate se raccolte all’alba, dopo notti di plenilunio. L’erba cipollina è invece una specie che preferisce non essere illuminata in pieno dalla luna la quale, richiamando con troppa intensità la linfa, fa ingiallire rapidamente la sommità delle foglie.