Melone

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Melone

Il melone è fresco, dissetante, saporito, perfetto con l’immancabile fetta di prosciutto crudo nel piatto più semplice e appetitoso, ma ottimo anche in mille altri modi.

Coltivare il melone è facile. Dalle Alpi alla Sicilia, non c’è estate senza melone in tavola: un frutto facile, generoso e poco costoso, uno dei pochi che ancora sembrano essere “a prova di crisi” perché si compra con pochi euro.

Posizionamento

• Pianta il melone all’aperto in pieno sole e con spazio a sufficienza; in media devi prevedere un metro quadrato per ogni esemplare.

• Il melone ha bisogno di un terreno fertile e mai del tutto asciutto; è fondamentale che in precedenza non abbia ospitato meloni nell’anno precedente, né altre piante della stessa famiglia come angurie e cetrioli.

• Il frequente e regolare rinnovo delle colture ne limita la diffusione e quindi la capacità di danneggiare la produzione delle piante.

Come coltivare il melone

• La semina dei meloni va eseguita solo quando non c’è più rischio di basse temperature; in genere è consigliabile attendere i primi di maggio. Seminando direttamente nell’orto occorre tener conto dello sviluppo: per le varietà a frutto grosso tenere almeno un metro da una pianta all’altra e quasi il doppio fra i filari, perché i tralci crescono con una rapidità sconcertante.

• I meloni, così come le angurie, hanno bisogno di un suolo argilloso, pesante, in grado di trattenere l’umidità di cui questi frutti sono assai avidi, a causa della velocità di crescita che manifestano (in 3 mesi sono pronti), ma nel contempo privo di ristagno idrico che rischia di provocare marcescenza al colletto e danni ai frutti in maturazione.

• Quando le piante si sono sviluppate e ogni tralcio ha emesso una decina di foglie, occorre praticare la cimatura: lo stelo principale e gli steli secondari devono essere spuntati lasciando solamente 2-4 foglie; in questo modo si favorisce e si anticipa l’emissione dei fiori femminili, quelli che producono in seguito i frutti.
Spesso i frutti vengono appesi in retine, per tenerli rialzati dal terreno ed esporli bene al sole.

Annaffiatura 

• Devi innaffiare il melone con regolarità e abbondanza nella fase di crescita e rallentare quando i frutti sono ormai ingrossati, per renderli più zuccherini e con polpa compatta. Irriga con il sistema a goccia o con manichette forate disposte sotto la pacciamatura disposta intorno a ogni esemplare, che riduce la nascita delle malerbe e preserva la pulizia e l’integrità dei frutti.

• Evita di bagnare il fogliame, perché ciò lo rende più facile alle malattie fungine.

Concimazione 

• La terra scelta per la coltivazione dei meloni deve essere molto fertile e leggera, priva di ristagni idrici. Puoi preparare il terreno a fine inverno aggiungendo stallatico pellettato per renderlo più fertile.

• Puoi concimare i meloni nella fase di sviluppo con Gesal Concime organico universale che offre una nutrizione prolungata per ottenere una crescita rigogliosa. Gesal Concime Organico Universale BIO è facile da distribuire e ha effetto concimante immediato ed effetto nutriente di lunga durata, fino a 5 mesi. Trattiene l’acqua e aiuta le piante ad affrontare meglio i periodi di siccità. Come si usa: distribuire il concime in modo uniforme sul terreno, incorporarlo nel terreno rastrellando delicatamente e annaffiare le tue piante.

Melone, malattie e parassiti

• Se il tuo melone ha le foglie coperte da una sorta di polvere biancastra, si tratta di oidio (mal bianco), una malattia molto comune da prevenire con trattamenti naturali a base di lecitine e pròpoli.

• Se noti piccoli insetti neri sui germogli, si tratta di afidi, comuni soprattutto in primavera quando il clima è mite e umido; tendono a sparire quando comincia a fare molto caldo. Prevenzione e lotta: utilizza sapone molle biologico per allontare gli insetti.

Quando raccogliere i meloni?

• Prima di tutto annusa il melone. Se il profumo è intenso e appetitoso, probabilmente la maturazione è già ottimale. Un altro metodo utile è quello di soppesarlo: fra due meloni a parità di grandezza potrebbe essere migliore quello che pesa di più perché contiene più succo zuccherino.

• Le due estremità devono essere appena cedevoli per dimostrare che il frutto è ben maturo. Picchiettando la buccia, a giusta maturazione il suono è sordo e non “vuoto”. Al momento della raccolta, se il peduncolo si stacca abbastanza facilmente il frutto potrebbe essere eccellente in quanto a grado di maturazione, profumo e sapore.

CuriositĂ  sul melone

• Il melone, se è di qualità e ben maturo, rilascia una fragranza appetitosa; nel dubbio, lascialo in ambiente fresco ancora qualche giorno, ma attenzione: evita di mettere il melone in frigorifero sotto i 5 °C, perché portandolo nuovamente a temperatura ambiente si rischia di provocare rapidamente delle macchie di marciume.

• Durante la crescita puoi sistemare delle vaschette di polistirolo (quelle che vengono utilizzate per confezionare la frutta al supermercato) sotto ogni frutto, per proteggerlo e ripararlo dall’umidità del suolo.

• Il grande scienziato Plinio il Vecchio, che perse la vita durante l’eruzione di Pompei, ci ha lasciato una ricca documentazione circa il melone, già allora molto coltivato nelle campagne tra Roma e Napoli anche per essere servito nei pranzi dell’Imperatore Tiberio. Già in epoca rinascimentale i meloni mantovani erano celebri per la loro qualità e venivano serviti dai Gonzaga ai loro ospiti che venivano da ogni parte d’Europa. Oggi i Paesi dell’Europa settentrionale considerano il melone un frutto di base per l’alimentazione: il consumo è cresciuto sensibilmente negli ultimi 20 anni.

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