Fuchsia

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Fuchsia

La fuchsia è una pianta originaria dell’America Centrale e Meridionale e della Nuova Zelanda che regala straordinarie fioriture grazie a fiori dalla doppia colorazione che possono assumere diverse tonalità di rosa.

Questa pianta, inoltre, è piuttosto resistente e può essere coltivata facilmente senza la necessità di particolari cure.

Scoprite tutto sulla fuchsia, dalle sue varietà alla coltivazione in vaso o in giardino, per godere della sua esotica bellezza.

Fuchsia: caratteristiche, varietà e proprietà

Tutti conosciamo la straordinaria bellezza della fuchsia, una pianta da balcone che ha conosciuto un momento di declino, era meno “di moda”, per tornare oggi protagonista grazie alla sua bellezza e resistenza; non è difficile infatti conservare una pianta di fuchsia da un anno all’altro e vederla rifiorire.

La fucsia è una delle piante da fiore più eleganti e aggraziate: da giugno ad ottobre produce con generosità una danza di fiori penduli a calice, vivaci e molto caratteristici, in diverse tonalità dal rosa al rosso al porpora e al viola, semplici o doppi.

Le fucsie sono arbusti a foglie decidue, con rami ricadenti e foglie verde bottiglia, originarie della Nuova Zelanda e del Centro-Sud America. Il portamento ricadente di alcune specie le rende ideali per ringhiere e davanzali, e per cestini appesi.

Storia e curiosità sulla fuchsia

Pare che la fuchsia sia stata scoperta a Santo Domingo a fine ‘600 dal botanico del Re Sole, Charles Plumier, che decise di dedicare il nome a un altro noto botanico, Leonhard Fuchs, un bavarese che fu tra i primi ad allestire un orto botanico con finalità scientifiche, a metà ‘500.

La bellezza della pianta colpì subito l’attenzione, ma ancora non esistevano tecniche di moltiplicazione, di protezione e di ibridazione per farne un successo commerciale come invece accadde a metà ‘800 in Inghilterra, grazie al lavoro di un giardiniere e vivaista, James Lee, che creò una collezione di varietà diverse e riuscì a moltiplicarle, facendo fortuna. Alla fine del secolo nel Covent Garden di Londra, in maggio, si vendevano migliaia di piante di fuchsia.

Nel frattempo la pianta, nella specie Fuchsia magellanica di origine sudamericana, trovava in Inghilterra, Scozia e Irlanda condizioni ambientali a lei confacenti, diffondendosi ovunque e contribuendo a cambiare il paesaggio: oggi sono decine di migliaia i chilometri di stradine affiancate da alte siepi che fioriscono per tutta l’estate.

I vari tipi di fuchsia

Queste piante ancora oggi sono molto amate in Gran Bretagna, tanto che della fuchsia esistono oltre 1500 ibridi e c’è anche una varietà dedicata alla principessa Diana. La varietà Diana Princess of Wales ha la sua stessa grazia ed eleganza, e infatti era proprio la fucsia il suo fiore più amato; i petali hanno i colori da lei preferiti, rosa e lilla. Anche un altro celebre inglese, lo statista Churchill, ha una fucsia bicolore che porta il suo nome.

Per scegliere la varietà è bene prima di tutto accertarsi sul tipo di fuchsia che state comprando: alcune varietà hanno portamento eretto, altre sono ricadenti e quindi adatte a ringhiere e vasi da appendere.

In particolare la specie “Fuchsia magellanica” ha un colore talmente caratteristico, intenso e brillante da essere stato scelto per dare il nome a una particolare tonalità del rosa. Alcune tipologie, come Fuchsia arborescens, raggiungono dimensioni importanti. Grazie alle tante varietà ibride, oggi le fucsie sono disponibili anche con fiori bianchi, rosa pallido, violetti, a più colori. “Shadow Dancer Albina” dai fiori candidi è particolarmente affascinante.

Tra le varietà più curiose c’è “Koralle”, varietà che sviluppa un mare di fiorellini piccoli e lunghi di colore rosso corallo, nota anche come fuchsia a forma di sigaro. È una vera amante del sole e fiorisce abbondantemente per tutta l’estate. Il colore dei fiori fa un notevole effetto sul bellissimo fogliame verde scuro.

La “Dark Eyes” è una varietà particolarmente affascinante con sepali di color rosso vivo e bellissima corolla doppia di color porpora arricciata. Le sue gemme da fiore sembrano delle piccole ciliegie; senza dubbio è una delle più belle e più eleganti varietà in rosso-blu, che fiorisce per tutta l’estate senza pause.

La “Swingtime” è, invece, una varietà amata e conosciuta da tanti anni. I fiori doppi, belli e grandi, sono di un rosso luminoso in alto, mentre la corolla bianca ricorda una gonna gonfiata dal vento. La crescita morbida e cascante rende questa fuchsia ideale per cesti appesi e per ciotole. Preferisce la semi-ombra e ombra piena, dove regala una fioritura ricca e durevole.

Come abbinare la fucsia ad altre piante: composizioni in vasi e cassette

La fuchia è una pianta da fiore davvero ideale per preparare cassette, vasi e ciotole miste, perché si abbina bene con piante che hanno le medesime esigenze colturali, ossia clima fresco e posizione semiombrggiata: per esempio risulta perfetta l’associazione con lobelia e piantine di edera o di incenso (plectranthus, con rametti ricadenti intensamente profumati).

Ottimo anche l’accostamento con l’hosta, piata da fogliame che preferisce posizioni ombreggiate, e con le campanule, che non gradiscono il pieno sole. Soprattutto nei cesti appesi e nelle cassette, è invece da evitare l’abbinamento con gerani e surfinie, che vogliono il pieno sole e assorbono troppo nutrimento: la fioritura della fuchsia sarebbe indebolita.

La fuchsia tra scienza e leggenda

Sebbene non sussistano certezze scientifiche, la fuchsia è utilizzata dai Fiori Californiani, un’estensione dei fiori di Bach: essenze e oli che, secondo i loro creatori Patricia e Richard Kaminski, consentono di intervenire su alcune emozioni: stress, disfunzioni sessuali, preoccupazione per l’invecchiamento, dipendenze ecc. La fuchsia è considerata, nella medicina alternativa, capace di migliorare il controllo dei propri sentimenti ed emozioni e gli stati di iperemotività.

Nel linguaggio dei fiori e delle piante la fucsia è considerata il simbolo della grazia e della leggiadria. Regalare una pianta di fucsia significa fare omaggio all’eleganza e al fascino.

Come coltivare la fuchsia

Scoprite una serie di linee guida sulla coltivazione della fuchsia in vaso e in gardino.

  • Tipo di terreno

Predilige i substrati acidi, torbosi, fertili, non calcarei; conviene coltivarla con un terriccio per piante acidofile oppure un terriccio universale di alta qualità.

Poiché è molto sensibile all’aridità, una buona opzione è quella di impiegare un terriccio universale con riserva d’acqua, dotato cioè di un ritentore idrico per un rilascio graduale dell’acqua.

  • Esposizione

La fucsia vive bene in posizioni fresche, in mezz’ombra luminosa, al riparo dai raggi solari diretti, anche se alcune varietà sono state selezionate proprio per ottenere una buona resistenza al caldo e al sole.

In linea di massima la fucsia gradisce un po’ di sole la mattina presto o al tramonto; il caldo intenso provoca un afflosciamento delle foglie anche se è in ombra.

Attenzione anche al vento, che può disidratare le piante in poche ore; anche se in ambienti idonei la fuchsia selvatica resiste al vento intenso, come accade lungo delle coste dell’Irlanda, le piante in vaso sono molto sensibili al vento.

  • Innaffiatura

Ama l’umidità, ma non i ristagni radicali: il substrato, quindi va mantenuto ben fresco ma deve essere ben drenato. L’acqua d’irrigazione deve essere decalcificata e va fornita prima che il terriccio si asciughi del tutto, svuotando il sottovaso dopo mezz’ora se c’è ancora acqua stagnante.

Le docce delicate o le spruzzature di acqua sul fogliame, la sera, aiutano la pianta a mantenersi ben idratata.

  • Concimazione

Occorre mantenere fertile il terriccio, ma senza eccedere, altrimenti la fucsia produce molte foglie e rami lunghi ma pochi fiori.

La concimazione con Gesal Concime gerani & piante fiorite ogni 10 giorni è indispensabile, rispettando il dosaggio indicato e somministrando il prodotto su terriccio precedentemente inumidito (mai concimare una pianta disidratata). Il prodotto è un concime minerale liquido arricchito con ferro che consente fioriture magnifiche e prolungate, sostiene le piante durante lo sforzo della fioritura e riduce i rischi di indebolimento anche in piena estate quando il caldo molto intenso, con scarsa escursione termica fra il giorno e la notte, mette a dura prova le piante.

Un colpo di siccità può far appassire un esemplare nel giro di poche ore. In quel caso immergete il vaso in acqua e spruzzate la chioma, tenendo la pianta in ombra: potrebbe riprendersi.

  • Moltiplicazione e potatura

La moltiplicazione della fuchsia è facile, dalle vostre varietà preferite staccate dei rametti da far radicare in un vasetto con terriccio misto a sabbia, per ottenere nuove piantine. Il substrato deve essere mantenuto umido e il rametto va spruzzato con acqua anche più volte al giorno per conservare una elevata umidità che favorisce la radicazione.

La fuchsia va spesso cimata per evitare che gli steli si allunghino troppo; si pota a inizio primavera accorciando i rami fino a un terzo per ridarle una forma ordinata.

Le malattie e i parassiti della fuchsia

  • Uno strato di feltro grigio sulle foglie? Muffa grigia, dovuta a una malattia fungina (botrite) che si sviluppa in ambienti umidi e afosi (situazione tipica in serra, soprattutto a fine inverno): spostare la pianta in zona meno umida e più arieggiata, non innaffiare sulla chioma.
  • Foglie che presentano macchie rosso-ruggine? Ruggine, da trattare con un fungicida.
  • Piccoli insetti bianchi nella pagina inferiore delle foglie? Mosca bianca: trattare con insetticida e favorire l’arieggiamento.
  • Rapido appassimento? Aridità: con atmosfera asciutta o se il substrato inaridisce, la pianta soffre. Immergetela in una bacinella d’acqua per mezz’ora, vaporizzate la chioma.

Conclusioni

Alcuni consigli utili per ottenere il meglio dalla fucsia.

  • Rende al meglio in vasi capienti, di almeno 20 cm di diametro, preferibilmente di terracotta, e in panieri appesi, purché si abbia la certezza di poterli irrigare regolarmente.
  • Dopo l’acquisto la pianta va esposta all’aperto con gradualità: proviene da serre a temperature controllate e può risentire di un colpo di freddo, in marzo-aprile, oppure del sole forte primaverile, che può causare bruciature sul fogliame e far cadere prematuramente i fiori.
  • Nel periodo autunno-inverno le concimazioni vanno sospese perché la pianta entra in riposo vegetativo.
  • Nelle regioni con inverni freddi sopravvive bene da un anno all’altro se si ritirano i vasi in serra, altrimenti occorre trattarla come pianta stagionale perché non tollera il gelo.