Santoreggia

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Santoreggia

Ecco i consigli per come coltivare la santoreggia (Satureja montana), per avere in balcone e in giardino per la sua bellezza e semplicità di coltivazione e le sue impagabili virtù gastronomiche e terapeutiche, note fin dal passato.

La sua fragranza è ottima nelle foglie fresche come in quelle essiccate: tra i grandi pregi della santoreggia c’è anche quello di conservare per mesi, e persino per anni, lo straordinario aroma delle sue foglie, cariche di virtù gastronomiche e preziose per la medicina naturale. Le foglie di santoreggia, dal sapore piccante, ricordano il timo e si usano per insaporire minestroni e zuppe di verdure. Particolarmente indicata per cuocere i legumi, per aromatizzare salsicce, ripieni, formaggi e piatti di carne. Ma non è tutto: è bellissima in vaso e in giardino, con una fioritura rosea o bianca che ha anche uno scopo ornamentale. E se queste virtù non fossero ancora sufficienti, bisogna aggiungere che è di grande resistenza al caldo, alla terra povera e arida, all’incuria. Regalati il piacere di coltivare la santoreggia, perché cresce bene in vaso, è poco ingombrante e richiede attenzioni minime. Proprio per questo è anche un’ottima pianta da regalare anche a chi ha poca esperienza e poca pazienza, per invitare a scoprirne la facilità e la semplice, grande bellezza e le sue molte virtù in cucina e per la salute.

Se vuoi altri consigli per come coltivare la santoreggia e altre erbe aromatiche, leggi questo articolo.

Dove e come coltivare la santoreggia

In balcone e in giardino puoi coltivare la santoreggia in vasi e ciotole di media dimensione e di buona profondità, soprattutto se desideri fare in modo che viva per più anni. Ma poiché costa pochissimo ed è facilmente reperibile, puoi anche coltivarla in piccoli vasi da tenere sul davanzale della finestra o persino in casa in inverno. Scegli l’ambiente più fresco e luminoso, per raccogliere le foglie e sostituire la pianta quando si è esaurita.

In primavera e in estate i fiori della santoreggia sono spesso visitati da api e diversi tipi di farfalle. Offre così un vero spettacolo della natura ed è un aiuto prezioso per l’impollinazione delle piante. Passando da un fiore all’altro e da una pianta all’altra, infatti, le api e le farfalle effettuano l’impollinazione che darà luogo a frutti e semi, nel cerchio perenne della vita.

La semina

I semi di santoreggia germogliano nel giro di 12-15 giorni, se l’ambiente è caldo e luminoso. La pianta forma steli sottili con foglie profumatissime: a quel punto puoi trapiantare la tua santoreggia in un contenitore più grande. Il periodo consigliato per la semina è la primavera, quando le temperature minime sono sopra i 12-15 °C.

Il trapianto

Va effettuato utilizzando terriccio universale oppure un substrato biologico per orto, meglio se miscelato a una manciata di ghiaia fine. Indispensabile, sul fondo del vaso, uno strato di sassolini o di biglie d’argilla per evitare il rischio che l’acqua delle innaffiature rimanga troppo a lungo a contatto con le radici. Se compri una piantina di santoreggia, trapianta al più presto in un vaso più largo e più profondo, meglio se in terracotta. Al sole, innaffia solo quando il terriccio si è asciugato; la tua santoreggia ti regalerà sapore, profumo e benessere per vari anni.

Annaffiatura e concimazione

Prima di fornire acqua, tasta il suolo con le dita per verificare il livello di umidità. Usa sempre acqua a temperatura ambiente e, in piena estate, innaffia preferibilmente di sera o di mattina presto, quando il terriccio e le radici si sono rinfrescate.

Per nutrire la tua santoreggia è sufficiente una concimazione con un prodotto liquido universale o per ortaggi ogni 15 giorni; la scelta migliore è Gesal Concime aromatiche & peperoncini, il prodotto perfetto per la cura delle piante aromatiche e peperoncini; garantisce foglie e frutti più saporiti con un nutrimento consentito in agricoltura biologica. Si tratta di un concime liquido con sostanze nutritive di origine naturale; dona adeguata croccantezza alle foglie, aumenta sapore e colore dei frutti. Dosaggio facile senza sprechi: tappo graduato con salvagoccia. Come si usa: agita il prodotto prima dell’uso, versa il concime all’interno del tappo rispettando le dosi d’impiego e diluisci il contenuto in acqua di irrigazione mescolando leggermente.

Se la santoreggia è in giardino o in grandi fioriere, puoi utilizzare anche Gesal Concime Organico Universale, granulare di facile impiego. Ha un effetto concimante immediato ed effetto nutriente di lunga durata, fino a 5 mesi; trattiene l’acqua e aiuta le piante ad affrontare meglio i periodi di siccità.

Se cerchi altre informazioni per concimare e per come coltivare la santoreggia e altre piante dalle foglie profumate, utili in cucina, leggi questo articolo.

Consigli per come coltivare la santoreggia e usarla bene

Nel linguaggio dei fiori la santoreggia è simbolo di amore, protezione; per gli antichi era un potente aiuto per l’amore. Non dimenticarti di mettere qualche pianta di santoreggia vicino a pomodori e melanzane, ha un ruolo utile per allontanare i parassiti.

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