Portulaca

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Portulaca

Ecco i consigli per come coltivare la portulaca, per avere in balcone e in giardino per la sua bellezza e semplicitĂ  di coltivazione e le sue impagabili virtĂą di lunga durata in fiore con poche attenzioni.

La portulaca è un’ottima scelta se vuoi terrazzi e giardini sostenibili e poco esigenti. Pianta facilissima, resta in fiore per mesi e mesi, ed è indicata anche per i meno esperti; è apprezzata per la bella fioritura dai colori vivaci, i fiori semplici o doppi continuano a sbocciare fino all’autunno. I fiori si aprono la mattina e si chiudono a metĂ  pomeriggio; i nuovi boccioli si aprono continuamente da maggio-giugno in poi e anche fino a ottobre.

La portulaca è facile da incrociare: nel tempo, sono state create molte varietà a fiore semplice o doppio, con petali larghi dai colori intensi, anche screziati o bicolori; alcune varietà derivate da Portulaca grandiflora producono corolle larghe 6-7 cm. I colori sono in tutte le declinazioni del bianco, giallo, arancio, rosa, viola e fucsia (non blu). La facilità di ibridazione ha consentito di ottenere varietà con fiori dall’aspetto singolare, come Duna® “Red Flame” che ha i petali gialli percorsi da una “fiammata” rossa, o le varietà a fiore grande e doppio, con petali arricciati molto decorativi che rendono i fiori simili a piccole roselline.

La portulaca ha dimensioni contenute, in genere non è più alta di 40-50 cm e altrettanto di larghezza. Per questa ragione è ideale per vasi, ciotole e cassette oppure per bordure basse, anche su terreni esposti a brezze che vengono dal mare.

Per capire come coltivare la portulaca devi comprendere le sue origini: viene da terre calde e soleggiate, dove la terra è drenante e povera; ecco perché è una specie così indicata per il giardinaggio sostenibile, che mira a limitare il consumo di acqua.

Dove e come coltivare la portulaca

Terriccio e rinvaso

Dopo l’acquisto devi rinvasare la portulaca in un contenitore ben più grande del precedente. Oppure puoi piantarla in aiuole e bordure. Utilizza un terriccio per gerani o un terriccio universale di alta qualità; deve essere leggero, fertile e ben drenato. Non coltivare la portulaca in terriccio con pH acido: preferisce un substrato con pH basico (calcareo), anche sabbioso.

Ambiente e irrigazione

La portulaca richiede ambienti molto soleggiati e caldi, ama la luce solare diretta e le temperature estive elevate. Se  hai irrigato e concimato in estate può resistere in fiore anche con le temperature autunnali, fino a ottobre. La pianta sopporta il caldo intenso, la salsedine e la brezza salmastra. Consigliabile, sia in balcone che in giardino, una posizione ariosa. Devi dare annaffiature moderate ma regolari per ottenere una fioritura continua. Le piante poco irrigate sopravvivono, ma fioriscono poco. Evita con cura i ristagni d’acqua; uno strato di ciottoli o argilla sul fondo delle buche o dei contenitori ti sarà di aiuto per evtare ristagni idrici vicino alle radici. Svuota il sottovaso dall’eccesso di acqua non assorbita entro mezz’ora dall’innaffiatura. Altri consigli utili per innaffiare bene puoi trovarli in questo articolo.

Concimazione

Poco esigente; basta un fertilizzante universale ogni 15-20 giorni, sospendendo nelle settimane più calde, in estate. La scelta consigliata è Concime gerani & piante fiorite che dona forza e vigore alle tue piante; è perfettamente bilanciato e assicura uno sviluppo armonioso. Dosaggio facile senza sprechi: tappo graduato con salvagoccia. Come si usa: agita bene il flacone prima dell’uso e versa il concime nel tappo rispettando le dosi d’impiego. Diluiscilo in acqua di irrigazione, mescola leggermente… e voilà: pronto ad innaffiare le tue piante! Dose consigliata: concime fino a una tacca del tappo in 1L d’acqua, due tacche in 2 L.

Se la portulaca è in giardino o in grandi fioriere, puoi utilizzare anche Gesal Concime Organico Universale, granulare di facile impiego. Ha un effetto concimante immediato ed effetto nutriente di lunga durata, fino a 5 mesi; trattiene l’acqua e aiuta le piante ad affrontare meglio i periodi di siccità.

Consigli per la manutenzione

La portulaca è una pianta molto generosa, ideale per chi ha poco tempo perché non richiede potature regolari né pulizie frequenti. Puoi togliere I fiori appassiti man mano, per favorire l’apertura di nuovi boccioli; i rametti che occasionalmente seccano devi reciderli alla base.

La semina

In primavera trovi facilmente le piantine pronte, ma puoi anche seminare: il periodo consigliato è maggio per ottenere fioriture da giugno a ottobre. All’atto della semina mantieni una distanza di circa 15 cm tra ogni piantina e copri il seme con un velo di terriccio (circa 0,5 cm).

Il trapianto

Se compri una piantina, trapiantala al più presto. Il vasetto di plastica usato dal vivaista è sottodimensionato rispetto al suo sviluppo di crescita, veloce nelle prime fasi di vita. Attenzione: non esporla subito al sole o al vento. Dovrai abituarla gradualmente alla vita all’aperto, per evitare stress vegetativo. Utilizza un bel vaso profondo almeno 30 cm, in terracotta o plastica, oppure una ciotola larga e profonda. Puoi abbinare la portulaca con piante che sopportano bene il pieno sole, come mesembriantemo, lampranto, gerani, petunie, ecc…

Se vuoi altre idee per coltivare in vaso, leggi questo articolo.

Consigli e curiositĂ 

Nel linguaggio dei fiori la portulaca rappresenta la femminilità ed è anche un simbolo di salute e di energia.

Portulaca grandiflora è di origine brasiliana (diffusa anche in Argentina e Urugay). La specie spontanea in Italia, infestante ma anche commestibile e usata per le insalate, è Portulaca oleracea, presente un po’ ovunque. Nota anche come “erba porcellana”, Portulaca oleracea è un’erba selvatica commestibile dal sapore gradevole che può insaporire le insalate estive.

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